di Martha Di Girolamo e Daniele Catania
Il 21 Marzo 2025 il Liceo Scientifico “M. Cipolla”, insieme ad altre scuole di diverso ordine e grado della provincia, e non solo, ha partecipato alla manifestazione, a Trapani, in occasione della XXX giornata della memoria in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
La manifestazione è iniziata con il corteo, a cui hanno partecipato in primo luogo le famiglie delle vittime innocenti delle mafie, diversi rappresentanti delle istituzioni e molte associazioni tra cui Libera, che da sempre lotta per sollecitare la società civile al contrasto delle mafie e alla promozione della legalità democratica e della giustizia. Il corteo è partito da piazza Umberto I e dal piazzale Ilio, ha visto la partecipazione di oltre 50 mila persone.
In piazza Vittorio Emanuele, al termine della marcia, sono stati letti i nomi delle 1.101 vittime delle mafie riconosciute a partire dal 1961: dietro ogni nome tanti familiari hanno sofferto e molti di loro ancora oggi non hanno piena consapevolezza delle dinamiche di violenza che hanno spezzato le vite dei loro cari.
Nome dopo nome abbiamo ascoltato il peso di un’ingiustizia che ha spezzato tante vite, abbiamo ascoltato storie di uomini e donne che hanno sacrificato la loro vita per difendere gli ideali di giustizia e legalità. Ogni nome ha una storia straziante alle spalle, ogni nome è un impegno a non dimenticare, a costruire un futuro migliore.
Rilevante è stato l’intervento di Don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e dell’Associazione Libera, che da oltre 50 anni lotta contro la criminalità organizzata.
“Non basta tagliare la mala erba in superficie, bisogna toglierla partendo dalla radice”, così Don Ciotti definisce l’impegno e la continua lotta contro le mafie, che vanno estirpate dalla nostra società.
“Dobbiamo trasformare la memoria del passato in etica del presente”– ha scandito Don Ciotti- “L’Italia è un paese non ancora del tutto libero: il processo di liberazione non è ancora terminato. Gli avversari di cui dobbiamo liberarci oggi si chiamano corruzione, mafia, disuguaglianze, povertà e abuso di potere”. Parole forti che hanno suscitato in ognuno di noi il desiderio di un mondo migliore.

Molto interessanti sono stati i seminari organizzati da Libera nello stesso pomeriggio, nei quali è stato approfondito il tema della criminalità organizzata e delle varie possibili soluzioni per affrontarla ed eliminarla.
In uno di questi Nando Dalla Chiesa, consulente della Commissione Parlamentare Antimafia, Salvatore Inguì, direttore dell’ufficio di Servizio Sociale per i minorenni di Palermo, e Giusto Catania, ex membro del Parlamento Europeo, hanno parlato del settore educativo, di come si possano eliminare gli atteggiamenti mafiosi dalla nostra società.
La mafia non si combatte solo nelle grandi occasioni, ma nelle scelte di ogni giorno, nel rifiuto dell’indifferenza e nel coraggio di dire NO all’omertà! Ricordare le vittime della mafia non significa solo onorare la loro memoria, ma anche impegnarsi affinché il loro sacrificio non sia stato vano. Il futuro appartiene a chi sceglie la giustizia e NOI VOGLIAMO ESSERE PARTE DI QUESTO CAMBIAMENTO.