“Indizi, DNA e Scena del Crimine: Un Viaggio Formativo nel Mondo della Biologia Forense”

di Martha Di Girolamo e Stefania Clemenza

Il 9 e l’11 aprile 2025 gli alunni delle classi terze e quarte, che hanno aderito al percorso di curvatura biomedica, hanno avuto l’opportunità di partecipare al progetto PCTO “IL DNA PER FINI FORENSI E CRIMINOLOGICI” indetto da UniPa.

Il percorso, articolato in due giornate, si è basato sullo sviluppo e sull’apprendimento delle tecniche utilizzate, in campo chimico e biologico, dalla criminologia e dalla biologia forense. Il progetto ha incluso anche attività pratiche e laboratoriali, dove gli studenti hanno potuto acquisire esperienza diretta sull’analisi di campioni biologici e sulla gestione di protocolli forensi.

Il 9 aprile, gli studenti del Liceo “Cipolla” si sono recati presso la sede “STEBICEF: dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche Chimiche e Farmaceutiche” dell’Università degli Studi di Palermo, accompagnati dalle professoresse di scienze, Galfano e Tusa.

I ragazzi sono stati accolti dai docenti universitari nell’aula magna; successivamente, i professori si sono presentati e hanno esposto le attività che si sarebbero svolte nel corso delle due giornate.

Gli alunni, divisi in due gruppi, hanno svolto diverse attività negli appositi laboratori allestiti all’interno dell’Edificio 16. Guidati dalla docente Elena Carra, ricercatrice specializzata in biologia forense e scienze biologiche, e dalla docente Cettina Giannetto, specializzata in microbiologia, biologa molecolare e forense, gli alunni hanno anche avuto la possibilità di ascoltare le loro testimonianze.

La prima attività si è svolta nel laboratorio di chimica e biologia insieme alla professoressa Giannetto, la quale ha illustrato in che modo viene analizzato e conservato il DNA nei laboratori. In questi laboratori lo scienziato diventa investigatore e, munito di guanti e camice, analizza le prove raccolte sulla scena del crimine, cercando di ricostruire gli eventi attraverso l’analisi di campioni di DNA, tracce biologiche e altri indizi scientifici.

Simulazione di omicidio

In questo laboratorio i ragazzi si sono messi in gioco, cimentandosi nel campionamento con la micro-pipetta, che riusciva a raccogliere fino ad un microlitro di sostanza!

L’11 aprile, invece, la professoressa Carra ha mostrato ai ragazzi diversi reperti appartenenti a casi studiati e risolti da lei in passato. Ma come vengono custoditi questi reperti? Tutto il materiale viene custodito all’interno di apposite buste anti- effrazione, sarà poi chi dovrà esaminare e campionare questo materiale ad occuparsi del suo prelievo.

Reperti presi in esame

La professoressa Giannetto ha, invece, coinvolto i ragazzi in una costruttiva e interattiva simulazione di un caso di omicidio: la scena del crimine.

Grazie a questa attività gli alunni hanno vissuto a pieno cosa vuol dire lavorare nel campo della biologia forense: cinque di loro hanno preso parte attivamente simulando un team di specialisti ingaggiati per risolvere l’omicidio.

Cosa è rimasto impresso nel cuore dei nostri ragazzi? Sicuramente la passione e la dedizione con cui le professoresse Carra e Giannetto svolgono il loro lavoro, ma soprattutto l’affascinante mondo che si cela dietro la biologia forense e il grande contributo che quest’ultima riesce a dare alla nostra società!

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